Milan P. – tumore al colon

All’inizio del 2010, quando avevo 51 anni e conducevo una vita personale e professionale abbastanza tranquilla, mi è stata diagnosticata una metastasi multipla in entrambi i lobi del fegato. Il tumore primario era localizzato nel colon discendente. Dopo la diagnosi, sono stato sottoposto a chemioterapia palliativa e bioterapia. Meno di un anno dopo, nel 2011, avrei dovuto sottopormi a un intervento chirurgico, ma a causa di nuove metastasi, l’intervento è stato negato. Quindi il trattamento è proseguito con la terapia già stabilita, che ho tollerato bene con risultati relativamente buoni. Nella primavera del 2011, il comitato oncochirurgico ha preso nuovamente in considerazione la possibilità di un intervento chirurgico e di una resezione epatica in più fasi.

A maggio ho subito la resezione di quattro metastasi nel lobo destro del fegato. Segue nuovamente la chemioterapia. Nel periodo successivo, l’intervento chirurgico è stato ripetutamente programmato, ma purtroppo, a causa della comparsa di nuove metastasi, è stato sempre annullato e sostituito dalla chemioterapia in corso. Nel 2013 mi è stato diagnosticato un sito metastatico ad alto rischio e successivamente mi è stato inserito un drenaggio nel dotto biliare. Tuttavia, sono sorte notevoli difficoltà e il drenaggio originale è stato sostituito con uno stent metallico. La chemioterapia è stata iniziata dal 2013 fino a gennaio 2016, seguita da un ritorno al regime originale.

Ricerca di un integratore alimentare

Poiché la devastazione del corpo e dell’intero organismo è innegabile dopo un trattamento così difficile e lungo, ho sempre cercato di aiutare la mia salute con integratori alimentari. I prodotti che si sono rivelati più efficaci per me sono quelli che rafforzano l’organismo (polline d’api, oli di propoli), quelli che mantengono una buona salute delle ossa e delle articolazioni (Aloe vera) e quelli che riducono la quantità di radicali liberi nell’organismo (mirtilli, more, sambuco, ribes nero). Tuttavia, ultimamente sono alla ricerca di un rimedio che mi aiuti anche per il dolore e la nausea, per i quali ho preso diversi farmaci, ma che non fanno altro che affaticare il mio corpo, senza alcun sollievo.

Mi sono imbattuto nel Penoxal che assumo da marzo 2016 a 50 mg 4 volte al giorno. Da allora, il dolore e l’indigestione si sono attenuati a tal punto che ho potuto praticamente sospendere i farmaci sopra citati. In pratica, ora ne assumo solo uno per tre giorni dopo la chemioterapia. Vorrei raccomandare Penoxal, perché posso dire, in base alla mia esperienza, che è davvero benefico per il corpo umano e porta un notevole sollievo.

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